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Diritto d’autore e dello spettacolo

Management artistico

Management artistico

Diritti degli artisti

L’Avvocato Gianluca Sposato rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati è Socio della S.I.A.E. Ha una passione innata per il modo dell’arte e presta management artistico in ambito civile e commerciale, comprendendo le ragioni dell’artista e tutelandone gli interessi.

Sin dai tempi del liceo classico si è distinto come migliore alunno dell’Istituto San Giuseppe De Merode di Roma, unico ad avere 10 in storia dell’arte.
Questa sua sensibilità ed empatia con gli artisti, coniugata agli studi in materie giuridiche ed economiche ed un gran senso di praticità, si abbinano alla perfezione per tutelare i diritti degli artisti.

L’ambito di operatività in campo artistico non riguarda solo il diritto d’immagine, ma si estende anche al diritto industriale e le nuove tecnologie, soggetti alla normativa sui marchi e brevetti.

Nel settore artistico spesso si è poco inclini a seguire i propri affari, poiché concentrati sul proprio lavoro e potere contare su un avvocato civilista che sappia sempre consigliare bene è fondamentale.

Supporto legale nel campo artistico

Sono numerosi i clienti nel mondo dell’arte assistiti dallo Studio Legale Sposato, tra cui anche artisti di fama nazionale ed internazionale.

Rappresentiamo e tuteliamo i diritti di musicisti, compositori, chitarristi, cantanti, attori, registi televisivi, ballerine, presentatori e presentatrici televisive, conduttori di telegiornali, stilisti, influencer, fashion blogger, registi cinematografici, pittori, fotografi.

Grazie alle nuove tecnologie artisti si rivolgono da ogni parte del mondo all’ Avvocato Gianluca Sposato per avere supporto legale nel campo del  diritto d’autore, tutelare i loro interessi e diritti.

Ambito di operatività avvocato degli artisti

Il nostro Studio Legale si occupa di  management artistico per redazione ed esame dei contratti degli artisti, contratti di lavoro, contratti pubblicitari, contratti di compravendita immobiliare.

L’attività copre tutti i rami del diritto civile: contratti di locazione, inadempimento contrattuale, consulenza legale in materia commerciale, rappresentanza giuridica, eredità.

Il management artistico è volto alla tutela dell’immagine dell’artista valorizzazione del suo profilo ed assistenza giudiziaria in ambito civile.

Per prenotare un appuntamento a studio, o ricevere una consulenza legale telefonica, è possibile consultare la pagina Assistenza Legale24h dove sono indicati anche i costi dei servizi.

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Diritto d’autore e dello spettacolo

Diritto industriale e nuove tecnologie

Diritto industriale e nuove tecnologie

Contraffazione marchi e brevetti

Il diritto industriale e le nuove tecnologie sono soggetti alla normativa sui marchi e brevetti e rientrano nel diritto d’autore e dello spettacolo.

La contraffazione di marchi e brevetti consiste nella violazione del diritto di proprietà intellettuale perpetrata attraverso la riproduzione illecita di un bene e la relativa commercializzazione al posto dell’originale.

Ciò lede il diritto di proprietà intellettuale e/o industriale, come marchi d’impresa, brevetti, modelli di utilità, industrial design, denominazioni di origine e diritti d’autore.

Le condotte illecite avvengono attraverso la produzione non autorizzata e commercializzazione di merci contraffatte, che recano un marchio identico ad un marchio registrato.

Con la produzione di beni che costituiscono riproduzione illecita di prodotti coperti da copyright, viene perpetrata quella che si configura come pirateria, di modelli e disegni.

La violazione di marchi e brevetti  trova larga diffusione anche nel campo del diritto industriale e nuove tecnologie.

Violazione della proprietà intellettuale

La violazione dei diritti della proprietà industriale, o contraffazione, è uno dei fenomeni maggiormente diffusi a livello globale.

Il fenomeno colpisce indiscriminatamente tutti i settori merceologici, dalla moda con i beni di lusso, agli alimenti, dai medicinali, ai supporti digitali.

La disciplina in materia di concorrenza sleale vede coinvolti lo Stato, le principali associazioni di categoria e la Guardia di Finanza.

Per quanto concerne il diritto industriale e le nuove tecnologie la materia, a causa degli elementi da verificare, risulta particolarmente complessa.  

In ambito privatistico valgono le regole generali relative alla individuazione dei soggetti responsabili.

Duque, occorre la prova della loro responsabilità, quantificazione dei danni ed ottenimento del relativo risarcimento del danno in via stragiudiziale, o instaurando un contenzioso.

Pena per la contraffazione di marchi e brevetti

L’articolo 473 del codice penale stabilisce che chiunque, potendo conoscere la proprietà industriale, contraffà o altera marchi di prodotti industriali o, senza essere concorso nella contraffazione, fa uso di tali marchi, o segni contraffatti, o alterati, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da euro 2.500,00 a euro 25.000,00.

La pena è della reclusione da 1 a 4 anni e della multa da euro 3.500,00 a euro 35.000,00 per chiunque contraffà o altera brevetti, disegni o modelli industriali, nazionali o esteri, ovvero, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali brevetti, disegni o modelli
contraffatti, o alterati.

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Diritto d’autore e dello spettacolo

Diritto d’immagine

Diritto d’immagine

copyright e plagio

La violazione del diritto d’immagine si configura quando la propria immagine è utilizzata senza il proprio consenso, violando accordi, o in maniera inappropriata.

In questi casi occorre individuare l’autore responsabile della violazione.

Una volta individuato il responsabile del danno all’immagine è possibile fare rimuovere il contenuto e richiedere il risarcimento dei danni.

Abuso e utilizzo non autorizzato del diritto d’immagine

L’abuso del diritto d’immagine è regolamentato dall’ articolo 10 del codice civile che disciplina l’utilizzo improprio e non autorizzato.

La norma disciplina i casi in cui l’immagine di una persona viene  esposta, o pubblicata, senza il  suo consenso, fuori dei casi in cui l’esposizione o la pubblicazione è consentita dalla legge.

Ovvero quando l’immagine, anche dei genitori o figli minorenni, viene pubblicata con pregiudizio al decoro, o alla reputazione della persona.

Ricorrendo tale violazione l’autorità giudiziaria, può richiedere che cessi l’abuso.

La domanda si propone in via d’urgenza in tribunale per richiedere l’oscuramento del sito internet e delle immagini pubblicate.

E’ fatto salvo il diritto alla richiesta del risarcimento dei danni, in applicazione dell’ articolo 2043 del codice civile.

Violazione del diritto d’immagine

Nell’era moderna con la digitalizzazione e semplificazione delle tecnologie del mondo informatico, la violazione del diritto d’immagine costituisce un problema frequente.

Non solo per personaggi famosi, gente dello spettacolo, politici, calciatori, modelle ed imprenditori, ma anche per utilizzatori abituali di internet.

Con la conseguenza che il diritto della persona a che la propria immagine non venga divulgata, esposta, o pubblicata, senza il proprio consenso fuori dai casi previsti dalla legge, non sempre è rispettato.

La violazione del diritto d’immagine si configura solitamente per uso improprio di materiale fotografico e pirateria informatica, senza il consenso del soggetto leso.

In questi casi è importante affidarsi subito ad un avvocato specializzato in diritto d’autore e dello spettacolo per tutelare i propri diritti, evitare cattiva pubblicità, diffamazione e richiedere i danni.

Risarcimento del danno all’immagine

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, presta assistenza legale in campo artistico nell’ambito del diritto di immagine e di reputazione, nei casi in cui è ravvisabile un danno all’immagine.

Il nostro Studio Legale si occupa anche di management artistico per tutelare contrattualmente i diritti d’autore in campo artistico.

Determinare l’entità del danno per violazione del diritto d’immagine non è sempre lavoro di pronta soluzione, se pure il diritto alla riservatezza trova garanzia nell’articolo 13 della Costituzione.  

Operiamo nel rispetto della normativa sulla privacy ed al fine dell’individuazione del responsabile dell’illecito per tutelare i diritti del soggetto leso e conseguimento del risarcimento dei danni.

Per prenotare un appuntamento a studio, o una consulenza telefonica è possibile consultare la pagina Assistenza Legale24h dove sono indicati i costi dei servizi.

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Diritto d’autore e dello spettacolo

Copyright e Plagio

Copyright e Plagio

copyright e plagio

La normativa sul diritto d’autore

Il diritto d’autore non tutela un’idea in sé, ma nasce con la creazione dell’opera del cui diritto l’autore dispone, purché si tratti di opera inedita.

L’autore dell’opera detiene il diritto esclusivo di utilizzare l’opera, o copyright, e può autorizzarne o rifiutarne la riproduzione, distribuzione, esecuzione, o la rappresentazione.

In mancanza del consenso esplicito da parte dell’autore che ne autorizzi l’utilizzo non è consentito appropriarsi di un’opera e diffonderla, diversamente si configura violazione del copyright e plagio.

La normativa sul diritto d’autore è disciplinata dalla Legge n. 633/1941 sul diritto d’autore aggiornata con le modifiche apportate dalla Legge n. 37/2019.

Il plagio e la tutela del copyright

Il plagio di opera è l’appropriazione, tramite copia totale, o parziale, della paternità di un’opera dell’ingegno altrui.

In campo artistico, specialmente musicale, è piuttosto frequente, per questo è importante rivolgersi sempre ad un Avvocato esperto in  diritto d’autore e dello spettacolo.

La registrazione del brano musicale e/o del testo letterario presso la S.I.A.E. in data certa anteriore costituisce prova inconfutabile per l’attribuzione dell’opera.

La pubblicazione di un brano ufficiale, ossia registrato alla Siae e coperto dai diritti d’autore, costituisce violazione del copyright e plagio. 

L’unico modo per non violare la legge nel rispetto e salvaguardia del diritto d’autore è ottenere una licenza, o acquistare il diritto d’autore dell’opera

Pena per violazione del copyright e plagio

La violazione del diritto d’autore è un reato perseguibile a querela della persona offesa e comporta conseguenze di carattere penale per chi lo commette.

La pena prevede un multa che può arrivare fin  a 15.000,00 euro per l’autore e la detenzione da 3 a 6 mesi.

In tal modo il legislatore, con l’articolo 171 Legge sulla protezione del diritto d’autore, ha voluto porre un freno ad una delle forme di criminalità più diffuse.

Risarcimento del danno per plagio

In caso di plagio la richiesta di risarcimento del danno deve tener conto sia del mancato guadagno che del danno subito, avendo carattere di danno patrimoniale.

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, si occupa di tutela del copyright e plagio artistico, nei diversi ambiti del diritto d’autore.

Affidarsi a noi è una scelta sicura e responsabile, pe l’esperienza maturata nel settore della responsabilità civile, per plagio e violazione del copyright.

Per la consulenza legale in materia di copyright e plagio è possibile consultare i servizi offerti ed i relativi costi nell’area Assistenza Legale24h.

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Diritto Societario

Recupero crediti

Recupero crediti

L’attività di recupero di crediti per ottenere il pagamento da parte del debitore può avvenire in via stragiudiziale, con una lettera, o piano di rientro concordato, o in via giudiziale ottenendo dal tribunale un provvedimento esecutivo.  

Verifica della situazione debitoria

Lo Studio Legale Sposato grazie all’accesso immediato a banche dati è in grado di conoscere e valutare anticipatamente la situazione economica del debitore, finanziaria e patrimoniale, attraverso verifica della situazione debitoria.

Tale attività di indagine patrimoniale è fondamentale al fine di intraprendere l’azione legale solo quando vi siano elevate probabilità di successo, razionalizzando tempi e costi da anticipare per il creditore, ottimizzando il recupero crediti.

Fornisce, inoltre, grazie a rapporti con i principali Istituti di credito nazionali ed esteri la cessione pro-soluto di crediti aziendali di certa inesigibilità.

Lo strumento è utile per eliminare dal bilancio le partite in sofferenza che non si riescono a riscuotere che concorrono a formare il reddito imponibile, con conseguenza di aggravio di imposizione fiscale.

Attività di recupero crediti

L’attività per ottenere il pagamento dal debitore viene esplicata per crediti condominiali, crediti da lavoro, crediti chirografari ed assistiti da privilegio, anche attraverso lo strumento del cumulo dei mezzi di espropriazione.

Per affidare un incarico per recupero crediti di valore, occorre rivolgersi ad un avvocato per recupero crediti che conosca bene la materia delle esecuzioni immobiliari.

Prestando particolare attenzione nel caso di intervento dei creditori in procedure giudiziarie già in corso, tenuto conto della cristallizzazione del processo di esecuzione.

Ulteriore attenzione deve essere posta ad azioni volte a salvaguardare il creditore da casi di vendita in frode ai creditori,come nel caso di vendita di immobili fraudolenta con effetti, sovente, anche in  ambito di  diritto ereditario.

Procedura di recupero crediti

Le procedure di soddisfazione del credito se non possibile con accordi transattivi avviene attraverso il conseguimento di sentenze immediatamente esecutive.

Ottenuto il decreto ingiuntivo di pagamento telematico, con notificazione del titolo e dell’atto di precetto al debitore.

In caso di inadempimento nei termini si procede a pignoramento presso terzi, pignoramento di immobili ed ogni altra attività utile all’esazione immediata del credito.

Le procedure utilizzate nei confronti del debitore, ove la semplice diffida ad adempiere con messa in mora non abbia sortito alcun effetto, sono diverse.

Variano a seconda dell’esito delle ricerche effettuate sul patrimonio del debitore stesso, anche ai fini dell’ottenimento di un titolo esecutivo di pagamento.

Tempistiche e costi del recupero crediti

L’attività di recupero del credito non può prescindere da una attenta analisi e valutazione delle tempistiche e dei costi che il creditore deve sostenere, oltre che della percentuale di  successo.

Le tempistiche per l’emissione del decreto ingiuntivo telematico oggi  sono piuttosto veloci in media 2 mesi dalla richiesta. 

I costi sono disciplinati dal Dm 55/14 e variano in  base al valore e alle attività  da compiere,

L’avvocato esperto in recupero crediti potrà propendere per richiedere un decreto ingiuntivo telematico, oppure, ottenuto il titolo esecutivo, a fronte di ulteriore insolvenza del debitore, iscrivere a ruolo il pignoramento.

Il pignoramento presso terzi, ove il debitore vanti posizioni creditorie nei confronti di soggetti terzi estranei alla procedura e vi sia sufficiente capienza, ovvero, nel caso di particolari beni di pregio, avviare un pignoramento congiunto.

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Diritto fallimentare

Dichiarazione di fallimento

Dichiarazione di fallimento

Stato di insolvenza dell’imprenditore​

La dichiarazione di fallimento per l’imprenditore comporta che deve trovarsi in uno stato d’insolvenza tale da non poter più soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.

Essere consapevoli del proprio dissesto economico imprenditoriale ed avvalersi fin da subito dell’ausilio di un avvocato esperto in diritto fallimentare rappresenta la scelta più logica.

In tal modo, se adeguatamente assistiti e supportatati, si riesce cooperando ai fini  dell’adempimento delle proprie obbligazioni, a contenere i rischi legati al fallimento.

Dichiarazione di fallimento attività da compiere

In caso di dichiarazione di fallimento la prima attività cui bisogna ottemperare, ai sensi dell’ art. 14 della Legge fallimentare, è il deposito presso la cancelleria del tribunale delle scritture fiscali e contabili.

Da ciò emerge lo stato particolareggiato ed estimativo delle attività, l’ elenco dei creditori con i rispettivi crediti, l’indicazione dei ricavi lordi degli ultimi tre esercizi e di coloro che vantino diritti reali, o personali, sui beni del fallito.

Tutte le successive attività si svolgono sotto il controllo del giudice fallimentare che provvede alla nomina di un curatore del fallimento, di regola un avvocato, o un commercialista.

Scelta dell’avvocato fallimentarista

La dichiarazione di fallimento presenta molteplici aspetti da gestire.

Il codice fallimentare è in continua evoluzione e soltanto un avvocato fallimentarista può giudicare se la dichiarazione di chiusura rappresenti lo strumento idoneo da intraprendere e quale sia l’iter più adatto.

L’Avvocato Gianluca Sposato, ha fondato l’Associazione Custodi Giudiziari e Delegati alle Vendite Immobiliari di cui è Presidente Onorario.

Nel corso della sua carriera ha formato avvocati, dottori commercialisti, custodi giudiziari e curatori fallimentari con corsi di aggiornamento sulle principali tematiche in ambito di procedure concorsuali e fallimento.

Lo Studio Legale Sposato propone strumenti a tutela del fallito, attraverso una attenta valutazione dell’ attività del giudice delegato, gestendo rapporti con il curatore fallimentare e comitato dei creditori del fallito.

Svolge la propria attività a sostegno delle imprese per la migliore gestione della crisi ai fini di evitare il fallimento, ottimizzando anche i costi delle procedure liquidatorie.

Per esame di casi relativi la dichiarazione di fallimento è possibile richiedere una consulenza a pagamento nell’area Assistenza Legale24h.

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Diritto fallimentare

Gestione della crisi d’impresa

Gestione della crisi d’impresa

Come evitare il fallimento​ dell’impresa

Nel panorama economico nazionale ed internazionale, sia per evitare il fallimento dell’impresa che per la gestione della crisi d’impresa, è imprescindibile la scelta e l’operato di professionisti seri e qualificati.

La gestione dell’insolvenza societaria è volta ad evitare, attraverso la domanda di  concordato preventivo, il fallimento dell’imprenditore e può essere a volte una scelta utile da adottare.

L’amministrazione del fallimento, invece, viene svolta dal curatore fallimentare in una fase avanzata della procedura di gestione della crisi d’impresa e necessita sempre della supervisione da parte di un avvocato civilista specializzato.

Il tribunale fallimentare è investito dell’intera procedura e provvede alla nomina, revoca, o sostituzione degli organi del fallimento, che sono rappresentati dal giudice delegato, dal curatore fallimentare e dal comitato dei creditori.

Come avviene la gestione della crisi d’impresa?

La gestione dell’insolvenza dell’impresa non può prescindere dalle difficoltà economiche in cui versa l’imprenditore,  ma anche dalla capacità di far fronte a tale situazione mediante accordi economici e legali  da rispettare.

La possibilità di evitare il fallimento è prevista dal Codice della crisi e dell’insolvenza e richiede particolare impegno da parte dell’Avvocato preposto a gestire la crisi  d’impresa.

Uno strumento utile a tal fine è rappresentato dalla procedura di allerta, prevista per la risoluzione della crisi in via stragiudiziale, ai fini dei evitare l’insolvenza dell’imprenditore.

In una fase avanzata della crisi d’impresa, invece, in cui non si sia riusciti ad evitare miglior sorte per l’azienda, non rimane che la liquidazione giudiziale, in caso di fallimento anche della procedura di allerta.

Gestione della crisi  d’impresa e costi della fase liquidatoria

Lo Studio Legale Sposato, fondato nel  1949, grazie alla visione strategica ed esperienza consolidata nel settore dell’impresa, è in grado di fornire un quadro chiaro e completo della situazione di insolvenza aziendale.

Il nostro team è costituito da avvocati d’impresa, consulenti aziendali, curatori fallimentari, revisori legali, dottori commercialisti e revisori contabili, per la migliore gestione della crisi d’impresa.

Per individuare le soluzioni da intraprendere, al fine di limitare i danni, ottimizzando i costi e gestendo le varie fasi procedurali e liquidatorie per la migliore gestione della crisi aziendale.

L’Avvocato Gianluca Sposato è Revisore dei Conti dell’I.S.L.E. Istituto per gli Studi e la Documentazione Legislativa che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

L’Istituto collabora alla impostazione tecnica e alla documentazione delle attività legislative del Parlamento e degli altri organo costituzionali dello Stato.

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Diritto fallimentare

Fallimento del debitore esecutato

Fallimento del debitore esecutato

Il fallimento del debitore esecutato comporta di regola quale conseguenza principale l’improcedibilità dell’esecuzione immobiliare.

Tale principio prevede, tuttavia, alcune eccezioni.

Cosa succede quando interviene il fallimento nella procedura esecutiva?

Pur in presenza di un debitore fallito, la procedura esecutiva può andare avanti qualora tra i creditori ve ne sia uno il cui titolo esecutivo sia costituito da un contratto di mutuo fondiario.

Oppure qualora l’organo fallimentare rappresentato dal Curatore, dietro autorizzazione del Giudice Delegato, si costituisca nella procedura esecutiva immobiliare con lo scopo di porre l’immobile sottoposto a pignoramento in vendita in tale sede, in luogo di quella fallimentare.

In presenza di tali circostanze, il corso dell’esecuzione può essere proseguito ed il bene pignorato può essere regolarmente venduto.

Sempre secondo le ordinarie modalità di vendita senza incanto o con incanto, con conseguente successivo pagamento del saldo prezzo ed emissione del decreto di trasferimento in favore dell’aggiudicatario.

Conseguenze del fallimento del debitore nella procedura esecutiva

Una ulteriore conseguenza del fallimento del debitore, nell’ipotesi in cui l’esecuzione possa essere proseguita, riguarda la distribuzione di quanto ricavato dalla vendita dell’immobile pignorato.

Infatti, proprio per le prerogative che la legge prevede in favore del creditore fondiario e del Fallimento, il ricavato della vendita può essere distribuito solo in favore di tali soggetti e non anche in favore di altri eventuali intervento dei creditori.

Inoltre, nel concorso tra il creditore fondiario ed il Fallimento, il primo, in quanto titolare di un privilegio ipotecario di primo grado derivante da un credito di natura fondiaria, viene preferito al secondo in sede di distribuzione del ricavato.

Mentre gli altri eventuali creditori, qualora intendano essere soddisfatti del loro credito, dovranno necessariamente intervenire e costituirsi nella procedura fallimentare.

Ovvero depositare in detta procedura una istanza di ammissione, al fine di poter partecipare alla distribuzione di quanto la Curatela fallimentare sarà riuscita ad ottenere dalla vendita dei beni del fallito.

Riproduzione vietata tutti i diritti riservati Sposatolaw – pubblicato sul Messaggero dall’Avvocato Gianluca Sposato esperto in diritto immobiliare 

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Diritto fallimentare

Amministrazione del fallimento

Amministrazione del fallimento

L’amministrazione del fallimento viene svolta dal curatore fallimentare.

Il curatore del fallimento è un avvocato o commercialista e ha il compito di provvedere allo svolgimento di tutte le operazioni della procedura fallimentare.

La sua attività è svolta sotto la vigilanza del giudice del fallimento e del comitato dei creditori.

Diritti dell’imprenditore fallito

L’imprenditore che sia fallito per tutelare i suoi diritti deve necessariamente essere seguito da un avvocato esperto in diritto fallimentare.

Ciò al fine di verificare il corretto adempimento dell’attività del curatore il quale è tenuto, ai sensi dell’art. 38 della legge fallimentare, ad espletare il proprio incarico con diligenza.

Il curatore nell’amministrazione del fallimento, infatti, deve annotare, giorno per giorno, in un registro vidimato le operazioni relative alla sua attività.

Occorre tenere conto, per di più, che l’azione di responsabilità del curatore revocato non può essere proposta dal fallito, ma deve essere proposta dal nuovo curatore previa autorizzazione del giudice delegato, ovvero del comitato dei creditori.

L’avvocato del fallimento

L’avvocato del fallimento deve tutelare i diritti dell’imprenditore fallito occupandosi della corretta amministrazione del fallimento da parte del curatore.

Deve, pertanto, verificare il corretto adempimento dell’organo fallimentare e denunciare eventuali violazioni di norme e irregolarità procedurali al tribunale.  

Ciò per assicurare che l’azienda non venga depauperata del suo patrimonio, gravata di ulteriori spese, o svenduta attraverso azioni illecite, o condotte criminose.

Pertanto risulta fondamentale vigilare sull’operato del curatore fallimentare, coordinandolo, relazionandosi con il giudice fallimentare e con il comitato dei creditori.

Ogni attività deve  essere svolta al fine di garantire il corretto adempimento di tutte le fasi della procedura fallimentare, fino al piano di riparto ed alla chiusura del fallimento.

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Diritto fallimentare

Concordato preventivo

Concordato preventivo

Il concordato preventivo è uno strumento di risoluzione e gestione della crisi di impresa.

L’imprenditore che si trovi in stato di insolvenza può accedere all’istituto, ricorrendo determinate condizioni previste dalla legge fallimentare.

Finalità del concordato preventivo

Al fine di favorire il risanamento dell’azienda e la prosecuzione dell’attività di impresa, la legge fallimentare mette a disposizione dell’imprenditore in crisi, o in stato di insolvenza, lo strumento del concordato.

Questo per evitare la dichiarazione di fallimento.

Lo strumento consente di proporre un accordo con i creditori destinato ad una soddisfazione delle ragioni creditorie.

Sulla base di un piano che può prevedere la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma consentita, tra cui anche l’attribuzione delle attività ad un assuntore.

Come si propone la domanda di concordato preventivo?

La domanda di concordato si propone con ricorso sottoscritto dal debitore dinnanzi al Tribunale del luogo in cui l’impresa ha sede.

Essa prevede una gestione negoziata dell’insolvenza, a partire dalla domanda di ammissione al concordato preventivo che deve essere accompagnata da una relazione redatta da un professionista.

Di regola Avvocato, Commercialista, o Revisore dei Conti, che certifichi la veridicità dei dati aziendali e fornisca un parere sulla idoneità del piano di assolvere la funzione cui tende la procedura di risanamento.

Fasi del concordato preventivo

Non sempre è possibile accedere alla procedura del concordato.

I presupposti per l’ammissione all’istituto sono contenuti  nell’articolo 160 della legge fallimentare, tenuto conto della necessità di individuare l’ammontare minimo del grado di soddisfacimento dei creditori.

Quanto al contenuto della proposta deve contenere un piano per la ristrutturazione dei debiti e soddisfazione dei crediti, con relativa revisione e certificazione contabile.

Il  giudizio di ammissione è subordinato al giudizio di ammissione e votazione della proposta di concordato con nomina di un commissario giudiziale.

Assistenza legale nella procedura di concordato

Lo Studio Legale Sposato vanta ruoli di consulenza aziendale, revisione e certificazione contabile, rappresentanza legale, assistenza stragiudiziale e gestione del contenzioso, con un team di professionisti altamente specializzati.

L’Avvocato Gianluca Sposato è Revisore dei Conti dell’I.S.L.E. – Istituto per gli Studi e la Documentazione Legislativa, che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.