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Avvocato esperto in diritto immobiliare

Preliminare di compravendita

Preliminare di compravendita

Preliminare di compravendita

Indice

Quando conviene il preliminare di compravendita?

Il preliminare di compravendita, o compromesso, è utile in tutti i casi in cui non si  ha la disponibilità dell’intera somma per concludere la vendita e si intende ricorrere ad un mutuo per l’acquisto della casa.

I problemi che possono sorgere, però, sono molteplici se non si è supportati da un  avvocato esperto in diritto immobiliare che effettui le verifiche preliminari, rediga il compromesso e valuti l’opportunità della trascrizione del preliminare.

L’articolo 1351 del codice civile stabilisce che il preliminare è nullo se non è redatto nella stessa forma del contratto definitivo e, dunque, in forma scritta.

La proprietà dell’immobile si trasferisce solo in una fase successiva al preliminare, con la stipula del rogito di compravendita.

In sostanza la parte promittente venditrice si obbliga a vendere alla parte promittente acquirente l’immobile oggetto di compravendita al prezzo, secondo modalità e termini, stabiliti nel contratto preliminare di compravendita.

Quali sono gli obblighi nel contratto preliminare di compravendita?

Nel preliminare di compravendita i contraenti si obbligano a concludere la compravendita immobiliare non immediatamente, ma in un secondo momento, entro una data indicata. 

Con il contratto preliminare di compravendita, pertanto, il promissario acquirente ed il promissario venditore disciplinano tempi e modi per portare a compimento il trasferimento di un bene immobile.

Gli obblighi che scaturiscono con il compromesso consistono nel vincolare le parti contraenti a prestare il consenso alla futura vendita.

In tal modo le parti acquisiscono il tempo necessario per adempimenti preliminari, come nel caso di accollo del mutuo, o regolarizzazione di abusi edilizi che impediscono la vendita.

Quali sono gli effetti del preliminare di compravendita?

Gli effetti del preliminare di compravendita sono quelli di rispettare l’obbligazione assunta nel compromesso relativa al trasferimento della proprietà, o di altro diritto reale, in un preciso momento successivo all’accordo preso.

La caparra confirmatoria quando il preliminare si perfeziona con la compravendita, può essere restituita, o imputata al pagamento del corrispettivo dovuto, ai sensi dell’articolo 1385 del codice civile.

Ma cosa succede in caso di inadempimento di una delle parti agli impegni presi con il compromesso?

Se il promissario acquirente è inadempiente è possibile recedere dal contratto, ritenendo la caparra.

Se la parte inadempiente è il venditore, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra.

In caso di inadempimento o ritardo nella prestazione, poi, l’articolo 1382 del codice civile consente di potere apporre una clausola penale, che prevede di pagare una somma di denaro per il risarcimento del danno.

Inadempimento nel preliminare di vendita, effetti per le parti

Quando il venditore, o l’acquirente non rispettano gli accordi del preliminare di compravendita la legge consente di recedere dal contratto, oppure di chiedere il trasferimento coattivo della proprietà, salvo il risarcimento dei danni

La parte non inadempiente, infatti, può chiedere al giudice una sentenza che produce effetti traslativi, come il rogito notarile, con ordine di trascrivere la proprietà in Conservatoria.

Quando è stata versata una caparra, la parte adempiente può recedere dal contratto, trattenere la caparra, o chiedere il doppio.

E’ possibile spostare la data del rogito fissata nel compromesso?

E’ possibile spostare la data della compravendita fissata nel compromesso solo quando è stato fissato un termine semplice e non un termine essenziale dalle parti.

Il termine per la stipula, se è indicato come semplice nel preliminare di  compravendita, nel caso in cui non venga rispettato non inficia sulla validità del  contratto, ma pone la parte inadempiente in mora

Se il termine per la stipula della compravendita è stato indicato come essenziale, invece, il preliminare è risolto con tutte le conseguenze.

A meno che la parte non inadempiente voglia comunque esigerne l’esecuzione, nonostante la scadenza del termine.

In tal caso, però, ai sensi del secondo comma dell’articolo 1457 del codice civile,  la parte che intende richiedere l’esecuzione del contratto deve darne notizia all’altra entro 3 giorni, salvo il risarcimento del danno per il ritardo nell’adempimento.

Avvocato per  il preliminare di compravendita immobiliare, o compromesso

Lo Studio Legale Sposato, dal 1949, assiste per la stipula del compromesso in sede di rogito notarile, garantendo sicurezza e tranquillità ai contraenti, con capacità di risoluzione di ogni problematica immobiliare.

L’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente Emerito dell’Associazione Custodi e Delegati alle Vendite Immobiliari, vanta oltre 100 pubblicazione in materia di diritti reali sui principali quotidiani nazionali. 

Per l’acquirente è fondamentale rivolgersi al Notaio con l’assistenza di un avvocato immobiliarista trascrivere il preliminare di acquisto, per di evitare il rischio di un pignoramento immobiliare successivo, che preceda la stipula.

Prima del compromesso, è indispensabile verificare che il bene sia in regola dal punto di vista edilizio, abbia impianti conformi alle norme di sicurezza e ad eventuali vincoli urbanistici, culturali, ambientali e paesaggistici.

E’ buona regola consultare anche il regolamento condominiale, onde evitare sorprese, come divieti di destinazione delle unità abitative all’esercizio di determinate attività, o spese per lavori condominiali già approvati.

Per prenotare un appuntamento con l’Avvocato Gianluca Sposato è possibile verificare disponibilità e costi dei servizi nell’area Assistenza Legale24h.

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Diritto di Famiglia

Rilascio e Rinnovo Passaporto dell’ex Coniuge

Rilascio e Rinnovo Passaporto dell'ex Coniuge

Per il rilascio ed il rinnovo del passaporto dell’ex coniuge si applica la normativa sui passaporti, in particolare gli articoli 3 e 12 della Legge n. 1185 del 21/11/1967 e successive modifiche.

Come deve fare il coniuge separato per il rinnovo del passaporto?

Il coniuge separato con figli minori che voglia recarsi in vacanza all’estero, può incontrare limiti nella volontà dell’altro coniuge sia in presenza di separazione giudiziale che di separazione consensuale.

Uno dei motivi principali è che, da tale allontanamento, il coniuge separato tema per il futuro il mancato mantenimento da parte di chi vi sia tenuto.

Sia il rilascio che il rinnovo del passaporto da parte di chi si trovi in Italia come all’estero sono subordinati alla prova che il titolare abbia adempiuto, e potrà per il futuro adempiere, agli obblighi di mantenimento verso i figli, o verso il coniuge.

Passaporto e violazione degli obblighi di assistenza familiare

Il giudice tutelare per il rilascio e rinnovo del passaporto all’ex coniuge dovrà valutare si vi sia stata già una sentenza di condanna ex art 570 del codice penale per violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Ovvero se l’omissione sia stata effettiva da parte dell’obbligato, ad esempio perché temporaneamente impedito, ovvero se ragioni di lavoro e salute possono legittimare l’autorizzazione.

La CEDU nel 2014 ha chiarito che è illecito ritirare e/o negare il passaporto ad un padre perché non paga gli alimenti ai figli, ravvisando una  ipotesi di violazione della libertà di movimento.

Condizioni per il rilascio e rinnovo del passaporto al coniuge separato

Il Giudice deve valutare la corrispondenza del mancato assenso al rilascio e rinnovo del passaporto all’ex coniuge all’interesse del minore, nel caso di  separazione giudiziale o consensuale con figli minorenni.

In parole più semplici, il compito del Giudice è quello di esaminare i motivi posti a fondamento del mancato rilascio dell’assenso da parte di un genitore.

Se ritiene che il rilascio o rinnovo del passaporto sia pregiudizievole degli interessi del minore, il Giudice rigetterà l’istanza.

Qualora invece ritenga che non vi siano pregiudizi per il minore o che, più semplicemente, il rifiuto di un genitore sia pretestuoso, allora accoglierà l’istanza ed emetterà un decreto autorizzativo.

Con l’autorizzazione del giudice si supera, pertanto, il problema del rifiuto di un genitore e permettere all’altro che ha depositato l’istanza di ottenere il rilascio, o il rinnovo del passaporto per sé e per  i figli.